Quest'articolo è un pò differente dal solito. Non parlerò nè di economia nè di sviluppo personale e finanziario.
Come puoi vedere dall'immagine, non posso ignorare ciò che è avvenuto a L'Aquila, anche perchè un pò di paura l'ho vissuta direttamente vedendo la mia casa, ancorchè sicura, deformarsi notevolmente sotto le sollecitazioni del sisma.
Come al solito, il mio è un intervento fuori dal coro. Mentre tutti i media ufficiali continuano ogni minuto a magnificare la Protezione Civile, i Volontari, i Vigili del Fuoco, il Governo; qui parlerò di altri aspetti.
Sgombro subito il campo dalle polemiche premettendo che il lavoro di tutte le forze operative e dei volontari è stato encomiabile, dopo mezz'ora erano già in partenza i primi convogli da Roma e tutta la penisola si è attivata.
Il fatto che, nè i responsabili locali (parlo di sindaco e assessori, presidenti di provincia e regione, prefetto ...) nè il governo centrale abbiano preso provvedimenti di nessun tipo dopo tre mesi ininterrotti di sisma è una cosa inspiegabile, lontana da ogni logica. L'Abruzzo è da sempre un territorio soggetto ad alto rischio sismico, da dicembre è stato un susseguirsi di scosse, qualcuno avrebbe dovuto preoccuparsi.
Invece, nulla era stato preparato, nè un sistema di evacuazione, nè campi allestiti con circuiti idraulici ed elettrici per le tendopoli. Le tende sono arrivate in fretta e furia dall'Umbria mezza giornata dopo, le cucine da Avellino, non c'era neanche una bottiglia d'acqua!!!! Neanche nello Zambia è immaginabile una situazione di questo tipo. A San Francisco e in tutta la California le esercitazioni sono almeno trimestrali, i soccorsi hanno piani di intervento collaudati, medicinali e generi di prima necessità sono costantemente preparati e a disposizione in ogni momento.
Nulla di tutto ciò è stato fatto, ed in un Paese normale sarebbero già stati spiccati gli avvisi di garanzia; ma lo sappiamo, il nostro non è un Paese normale.
Il nostro è un Paese dove la lobby del cemento preme per il ponte sullo stretto di Messina ed impedisce di realizzare costruzioni in legno antisismiche; dove i direttori dei cantieri se ne infischiano della sicurezza e fanno utilizzare cemento scadente, dove i comuni sono monopolizzati da organizzazioni a delinquere di forma clientelare.
Nella mia breve parentesi da tecnico ho visto provini di cantiere prelevati da betoniere preparate per l'occasione, mentre tutte le altre scaricavano cemento scadente; ho visto risparmiare sul ferro indebolendo l'armatura, ho visto costruire su terreni instabili con l'autorizzazione del sindaco....
Inoltre, tutto questo non mi lascia sperare nulla di buono per il futuro,
Sai cosa sta succedendo in Umbria dopo il sisma del 1997? Ho testimonianze dirette di imprese che da dieci anni stanno lavorando alla ricostruzione di quei luoghi. Ebbene, le imprese in questione per aggiudicarsi i lavori hanno dovuto pagare mazzette del 20%-30% dell'importo appaltato ai tecnici comunali.
Ovviamente poi hanno risparmiato sui costi di cantiere per recuperare le mazzette pagate. Cosa succederà se dovesse esserci un ulteriore sisma? Che le case non saranno in grado di resistere, generando nuove morti e comuni rasi al suolo; mentre la lobby del cemento si fregherà le mani pensando agli appalti per la ricostruzione.
Questo succede quando i furbi e i ladri sono al potere e portano la gente comune ad emulare il loro losco modo di comportarsi.
Il mio invito è quello di inviare un sms al numero della Protezione Civile 48580 dai telefoni mobili di tutti gli operatori per donare 1 euro alla gente d'Abruzzo vittima oltre che del terremoto anche dall'inadempienza dello Stato.