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giovedì 25 settembre 2008

Warren Buffett: Silenzio Parla Il Guru Della Finanza

Bush si decide e vuota il sacco.

Ormai il presidente USA non poteva continuare oltre con il suo ritornello che diceva pressapoco di non preoccuparsi, che l'economia era in ripresa, la produzione saliva e di pari passo anche il prezzo delle case.

Purtroppo la situazione è ben altra, e l'ha descritta bene ieri, nel discorso alla nazione, dicendo: "
Se il piano non verrà' approvato molte banche falliranno, il mercato azionario scenderà' ancora di più', milioni di americani perderanno il posto di lavoro, il prezzo della case continuerà' a scendere, aumenteranno pignoramenti immobiliari e bancarotte aziendali, saranno spazzati via i risparmi per le pensioni, e andremo incontro a una lunga e dolorosa recessione".

Lo scenario che va delineandosi è questo, il Congresso si accinge a votare il gigantesco piano d'aiuti agli istituti finanziari per evitare il collasso del sistema finanziario, addirittura molto più imperioso del Piano Marshall che aiutò la ripresa europea nel secondo dopoguerra. Si parla di una cifra tra i 700 e i 900 milioni di dollari
(in parte di soldi pubblici) con cui il Governo andrà ad acquisire tutti i "debiti tossici" (cosi li chiamano) detenuti dalle banche.

Ammesso e non concesso che il piano venga votato, sarà coperto con i soldi pubblici per una parte, mentre l'altra dovrà essere necessariamente coperta con capitali stranieri, e qui si aprono due scenari. Il primo è che i capitali esteri arrivino a risollevare il dollaro ed allora molti istituti finanziari cadranno in mani straniere e l'economia rifiaterà per un pò; il secondo è che gli USA vengano lasciati al loro triste destino ed allora sarà crisi all'ennesima potenza.

A mio modesto parere anche se Bush riuscirà ad approntare questo mega-piano darà solo un pò d'ossigeno al malato per poi ritrovarselo morente qualche tempo dopo, questa volta seguito dal Governo, il quale scambiando liquidità con spazzatura ceduta dalle banche non potrà far fronte ai suoi impegni.

In sintesi, oggi il Governo salva le banche dal fallimento, ma chi salverà, poi, lo Stato dal fallimento? A questo punto è difficile dire quali saranno le ripercussioni sull'economia europea e mondiale, sicuramente il dollaro perderà la sua qualifica di moneta di riferimento mondiale a scapito dell'euro.

In mezzo a questo scenario si fa largo la notizia che il Guru della Finanza, Mr. Warren Buffett ha stanziato 5 miliardi di dollari per finanziare l'aumento di capitale di Goldman Sachs, accompagnando questo gesto con le seguenti parole: " Non c'è a Wall Street una società migliore di Goldman Sachs" ed inoltre "
l’America non può permettersi il lusso di aspettare qualche settimana per una decisione del genere, ma al massimo qualche giorno” perché la crisi ha rappresentato “la Pearl Harbour economica”.

L'aumento di capitale darà al colosso USA la liquidità necessaria all'operatività, mentre, con il parere della SEC, si appresta ad aprire sportelli al pubblico in giro per gli States in partnership con Morgan Stanley.
Finalmente hanno capito che le banche devono fare le banche.

Seguire il consiglio di Warren Buffett? Non saprei, nel momento in cui le notizie arrivano sui giornali e alla TV sono già vecchie, per cui io lascerei andare, poi valutate per conto vostro.

Osservazioni Forex: i carry trades restano alti dopo il recupero dei giorni scorsi, gli investitoti cercano ancora rendimenti, il cambio Eur/Usd oscilla tra 1.46 e 1.4845.

A presto.


giovedì 18 settembre 2008

La Fine Della Finanza Creativa.

Qualche lettore mi scrive questa domanda: Perchè sei contro le banche?

Colgo l'occasione per rispondere pubblicamente, e la risposta è:

io non sono contro le banche o contro la finanza (come qualcun altro ha scritto), viceversa sono per le banche e la finanza sane, dove quello che appare corrisponde effettivamente a quello che in realta è, dove il denaro è agganciato alla produzione invece che essere creato dal nulla con pochi click di mouse, dove i colossi finanziari siano colossi veri per aver avuto il merito di gestire con successo i soldi loro affidati e non per aver nascosto i rischi in strumenti finanziari nati dalle menti di ingegneri finanziari, i quali a loro volta non sanno neanche loro cosa hanno inventato.

Questa finanza virtuale, che crea denaro dal nulla, oggi in crisi profonda, verrà spazzata via nei prossimi mesi, ma chi pagherà lo scotto di anni di finanza allegra e sbarazzina, con mutui al 100% concessi a chi non aveva nessuna garanzia se non la propria parola d'onore (a volte neanche quella), con derivati ad altissimo rischio venduti ad ignare imprese (poi collassate) che chiedevano semplicemente un fido di conto corrente; chi pagherà tutto questo?

Certamente non i banchieri, non i managers, non i promotori finanziari che, anzichè farti una consulenza ad hoc, sono obbligati dalla banca per cui lavorano a venderti ciò che la banca stessa ha stabilito tu debba comprare, non i banchieri centrali che non hanno vigilato voltandosi dall'altra parte, non i rappresentanti di governo che hanno fatto finta di non vedere il disastro imminente.

I denari di tutti questi personaggi sono al sicuro, loro sapevano già tutto da tempo, sono addentro alle secrete stanze, e mentre vendevano a te immondizia per oro, loro spostavano le proprie risorse dall'immondizia all'oro vero.

Passata la bufera cosa faranno? Semplicemente si riorganizzeranno al meglio e dopo qualche tempo di rodaggio ricominceranno a dar sfogo alla loro ingegneria finanziaria in attesa di una nuova catastrofe e l'inizio di un nuovo ciclo.

Chi paga veramente sono i piccoli e medi investitori, i consumatori, le nazioni e le loro economie. Come sempre è stato.

Il Governo degli Stati Uniti ha salvato dal fallimento Fanny Mae, Freddy Mac, e ieri AIG, perchè questi detenevano soldi veri e non cedole-carta straccia come Lehman Brothers, ma domani chi salverà il Governo Usa dal fallimento?

Altri 250 istituti finanziari USA sono nelle stesse condizioni di criticità. Gia si parla del gigante Morgan Stanley.

Ovviamente lo spazio commenti è aperto e chi la pensa diversamente o vuole agggiungere qualcosa è ben gradito.

Un giorno vi parlerò anche di signoraggio derivante dall'emissione di moneta.

Consiglio per gli investitori del Forex: vista la condizione attuale è consigliabile aprire piccole posizioni evitando di andare oltre gli stop-loss prefissati.

lunedì 15 settembre 2008

Chi Vogliono Ingannare Ancora?

Tutte le agenzie di stampa titolano "Lunedi nero per Piazza Affari", "Profondo rosso per i titoli bancari", "Dollaro in rallentamento" "Giornata nera per Wall Street".
Ora, ci vogliono far credere che la causa di tutto sia il fatto che, il quarto gruppo bancario statunitense, Lehman Brothers ha fatto ricorso al Chapter 11, consegnando i libri in tribunale per la richiesta di fallimento.

Sempre oggi, Merryl Linch (ridotta più o meno come Lehman Brothers) è stata provvidenzialmente acquistata dal gigante Bank of America, spuntando subito un rialzo del titolo del +32%.

Ma Greespan, il Governatore della Federal Reserve dopo essersi svegliato da un lungo letargo rivela che altri istituti finanziari sono a rischio bancarotta, cosi tutti i sospetti vanno sul colosso delle riassicurazioni AIG che, precedentemente aveva chiesto alla FED un prestito di 40 miliardi di dollari, subito il titolo crolla del -50%.

Sempre oggi, arrivano i dati sul rallentamento della produzione dell'industria a "stelle e strisce" arrivata al -1.1% contro lo 0.3% pronosticato dagli analisti (accidenti, e li pagano anche).

Risultato: grossi movimenti del mercato con strappi improvvisi, l'euro che riprende quota sul dollaro, miliardi bruciati e grossa volatilità del mercato.

Ma davvero tutto questo non era prevedibile tanto da generare una psicosi collettiva quasi pari a quella dell'11 settembre? Chi legge questo blog sa che cosi non è, su queste pagine scrivo da qualche tempo che è tutta l'economia occidentale (almeno, se non globale) ad essere in crisi, dopo i finanziamenti elargiti a piene mani che non rientrano sotto forma di rate grazie all'ndebitamento che strangola le famiglie, dopo la finanza creativa deli ultimi anni, ora l'economia reale reclama il suo spazio e chi ieri rrideva oggi piange lacrime amare.

Stimo che negli Stati Uniti ci siano ancora circa 200 istituti bancari a rischio bancarotta, mentre il fondo di garanzia della FED ne copre solo 70, e gli altri? Gli altri creeranno una crisi di liquidità dagli esiti inimmaginabili.

Pensate cosa avverrà in Italia quando scoppierà sul serio la crisi subprime, da noi esiste si un fondo di garanzia, ma solo sulla carta, le sue casse sono vuote, perchè i vari istituti sono chiamati a versare la propria quota solo in caso di necessità; peccato che quando si genererà la necessità non avranno più di che versare.

Non posso che rinnovare l'invito ai lettori di spostare i propri risparmi presso banche di piccole dimensioni con vocazione territoriale e con un piccolo numero di sportelli.

A presto.

giovedì 11 settembre 2008

Crisi Economica Mondiale - Nuovo 1929?


Questa è la domanda che mi pongo da qualche tempo, e credo purtroppo che la risposta sia affermativa.
D'altronde bastava fare una camminata quest'estate sulle nostre spiagge, vi sarete fermati a chiedervi "ma dove sono finiti tutti i turisti stranieri?"
Ebbene si, non ce n'è più traccia, la più grossa industria italiana totalmente devastata, cosi come tutti gli investimenti esteri.
Ormai in giro si notano solo magnati russi che comprano immobili vecchi e nuovi nei peggiori posti a prezzi assurdi con l'evidente scopo di lavare denaro sporco, con la conseguenza di far lievitare sconsideratamente i prezzi degli immobili in ogni località di villeggiatura.

Passiamo ad analizzare invece la situazione economica dei cittadini italiani, ormai strangolati da spese e tasse sono costretti a tagliare il superfluo come le vacanze (anche se queste sono tutt'altro che superflue). Mi è capitato anche di vedere famiglie che hanno fatto spesa per due settimane e poi sono rimaste chiuse in casa con le imposte abbassate tutto il tempo avendo previamente detto in giro di essere in procinto di partire per due settimane di vacanza.

L'italiano ormai fa solo vacanze "mordi e fuggi", pranzando in spiaggia con mortadella e birra, faticando a farsi largo da morto di fame tra le orde di morti di fame provenienti dall'est europeo.
I pochi che si sono potuti permettere l'albergo ormai fatiscente hanno contratto un debito con qualche finanziaria a cui dovranno restituire 4.000 euro per i 2.000 euro presi per la vacanza (che vacanza farai in queste condizioni?!).

La crisi mondiale avanza inesorabile, vedasi anche gli strampalati interventi del Tesoro Usa per salvare le due maggiori agenzie finanziarie governative Fanny Mae e Freddy Mac stritolate dalla crisi dei suprime; vedasi la caduta vertiginosa dell'euro (che mi giubilo di aver previsto giorni prima) poichè gli investitori fiutano lo scoppio
imminente della bolla suprime anche in Europa a cui seguirà inevitabilmente la bolla delle carte di credito revolving.

Il mio consiglio è quello di investire in mercati liquidi dai quali è possibile uscire rapidamente in caso di necessità senza perdite (o perdite gravi) quindi parlo di Forex, Opzioni, e investimenti con piccole quote in gruppo con altri investitori. Certo sotto "l'aspetto tranquillità" la cosa migliore sarebbe avere le banconote in mano, poi però vanno fatti i conti con l'inflazione galoppante.

sabato 6 settembre 2008

Sull'Euro Lo Spettro dei Subprime

Solo in mattinata l'euro è riuscito a riportarsi a quota 1.43 contro il dollaro dopo aver toccato 1.4214 nella notte (come prevedevo qualche post fa).
Il deprezzamento non è dovuto al ribasso del tasso di costo del denaro ma bensi alla riunione della BCE tenutasi ieri, durante la quale il governatore Trichet ha tagliato le stime sul Pil di Eurolandia per il 2008 dall'1,7 all'1,1% spostando in alto le attese di inflazione per l'anno in corso dal 3.4% al 3.6%.

Innalzati anche i requisiti sugli attivi che la banca centrale accetterà come collaterale per la concessione di prestiti alle banche commerciali, segno questo che la BCE ritiene le banche più soggette a rischio default rispetto alle imprese commerciali e qui rifà capolino la crisi dei mutui subprime, che ancora deve scoppiare in Italia.
Dal 1° febbraio 2009 verrà applicato uno scarto di garanzia unico sugli asset backed securities del 12%. La BCE continuerà ad accettare titoli per il prestito ma lo farà a un prezzo più elevato. Per esempio un titolo che vale 100 verrà accettato dalla Bce al valore di 88. (Che forse la BCE odora il rischio di bilanci truccati?.......)

giovedì 4 settembre 2008

Settimana Buona Per I Bancari


Settimana positiva, le ultime 5 sedute per il comparto bancario di Piazza Affari, su tutti spicca il titolo Intesa-SanPaolo spinta al rialzo da semestrali che sembrano essere stati accolti con molto interesse dagli addetti ai lavori.
Questi i dati del primo semestre del 2008 del Gruppo
- proventi operativi netti di 9,58 miliardi di euro, in calo del 2,7% rispetto ai 9,85 miliardi del primo semestre 2007.
- utile netto di 3,1 miliardi di euro, in sensibile contrazione rispetto ai 5,28 miliardi della prima metà del 2007. Tuttavia, il risultato dello scorso anno includeva plusvalenze nette da cessioni per circa 2,87 miliardi.
Confermate comunque le stime di solidità patrimonile e la divisione dei dividendi rispetto al piano industriale.

Il Banco Popolare, dal canto suo, guadagna un +7% Ha chiuso la prima metà dell'anno con proventi operativi netti di 2,1 miliardi di euro, in crescita del 10% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. L’utile netto è stato di 391 milioni di euro, in crescita del 42,6% rispetto a un anno prima. I vertici hanno confermato le stime di redditività sul 2008. Anche se Lehman Brothers considera deludente l'ultimo trimestre in conseguenza di costi più alti del previsto e di maggiori accantonamenti.

Credit Suisse si porta verso obbiettivo 4.80 euro e viene inserito nella European Focus List del broker Comunque Merril Lynch conferma il giudizio buy.

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