INDICI DI BORSA
Mercati monopolizzati dal dramma che ha colpito il Giappone per la totalità dell'ottava, con forte aumento della volatilità e relativa difformità di reazione tra mercati USA e mercati europei.
Da notare come i grafici di S&P500 e Nasdaq si presentano molto più "lineari" con un gap ribassista da ricoprire nell'apertura del 14 marzo per entrambi, mentre Eurostoxx e Dax presentano ben 5 gap tra ribassisti e rialzisti ancora da ricoprire, con ancora sovraperformance degli indici USA.
I mercati si trovano alle prese con diverse crisi a livello geopolitico, oltre al terribile evento geofisico che ha colpito la nazione nipponica con la seguente emergenza rappresentata dal danneggiamento dei reattori nucleari, rimane sul campo la tensione sulla tenuta dei sistemi dei paesi periferici dell'UE con Moody's che nella giornata di venerdì ha abbassato il rating di 3 città portoghesi (compresa la capitale Lisbona) e della regione delle Azzorre, inoltre sono iniziati da poche ore, al momento in cui stiamo scrivendo, i bombardamenti congiunti di Francia, GB e USA sulla Libia.
Insomma, i mercati che lentamente ma con sempre più determinazione stavano tentando di dimenticare la crisi del 2008 si trovano alle prese con nuove tensioni il cui avvenire è al momento ignoto. Non sappiamo come si risolverà la crisi nucleare nipponica, né chi sostituirà Gheddafi in Libia (grosso produttore petrolifero) e Moubarak In Egitto (grosso produttore di derrate alimentari), oltre al propagarsi delle tensioni in Bahrein e Qatar.
Consigliamo di rimanere flat per i motivi anzidetti, almeno finchè non notiamo lo sviluppo di un trend solido e una stabilizzazione relativa della situazione mondiale. Ciò detto crediamo che la partita si giochi sui mercati europei dove l'Eurostoxx ha consolidato tra 2760 e 2590 e il Dax ha consolidato tra 6742 e 6460, all'interno di questi range abbiamo dei gap rialzisti, mentre al di sopra abbiamo dei gap ribassisti. La direzione nella quale avverrà la rottura del consolidamento potrebbe dare il segnale di come potrà muoversi il mercato, al ribasso o al rialzo, ovviamente prima di entrare sul mercato attendiamo delle conferme seguenti il break-out. Ricordiamo che la maggior parte delle volte il consolidamento viene rotto nel verso del trend che lo ha preceduto.
Buon trading!
EUR/USD
Come in qualche modo avevamo previsto, il cross eur/usd dopo aver consolidato in prossimità della congestione sviluppatasi da inizio ottobre ad inizio novembre dello scorso anno, ha rotto al rialzo nella giornata di venerdì portandosi fino a 1.4183 e chiudendo sui massimi di seduta.
Se hai seguito le nostre indicazioni della scorsa settimana, avrai constatato che, come analizzato, abbiamo dapprima cavalcato la rottura del massimo di venerdì 14 marzo, poi abbiamo shortato in corrispondenza del supporto psicologico a 1.40 e di seguito ancora LONG su rottura della resistenza a 1.4040 alla quale ha fatto seguito l'allungo che ha fornito il massimo di periodo a 1.4183
I mercati nella giornata di venerdì sono stati anche influenzati dall'operazione messa in atto dal G7, con BCE, BOJ, BOE, Fed e BoC che durante l'apertura dei rispettivi mercati hanno venduto Yen facendo risalire il cross Usd/Yen fino in area 81 dal minimo di sempre di 76.13; operazione questa che ha fatto crescere l'appetito per il rischio anche sul nostro cross facendo passare in secondo piano i problemi relativi ai paesi periferici dell'UE.
Prossime resistenze/supporti:
1.5000
1.4450
1.4250
1.3970
1.3400
1.2900
1.2600
A causa delle molteplici crisi a livello globale, come crisi nucleare in Giappone, rivolte in Bahrein e Qatar, calma apparente in Egitto e guerra in Libia (di guerra ormai si tratta, dall'esito quanto mai incerto) consigliamo la massima cautela, dopo aver visionato l'apertura dei mercati domenica sera che potrebbe già dare delle indicazioni.
Secondo l'analisi tecnica la view propende ancora al rialzo con obiettivo a 1.4250 e probabile prosecuzione a 1.4450
Buon trading!
A cura di Marco Piottante
Mercati monopolizzati dal dramma che ha colpito il Giappone per la totalità dell'ottava, con forte aumento della volatilità e relativa difformità di reazione tra mercati USA e mercati europei.
Da notare come i grafici di S&P500 e Nasdaq si presentano molto più "lineari" con un gap ribassista da ricoprire nell'apertura del 14 marzo per entrambi, mentre Eurostoxx e Dax presentano ben 5 gap tra ribassisti e rialzisti ancora da ricoprire, con ancora sovraperformance degli indici USA.
I mercati si trovano alle prese con diverse crisi a livello geopolitico, oltre al terribile evento geofisico che ha colpito la nazione nipponica con la seguente emergenza rappresentata dal danneggiamento dei reattori nucleari, rimane sul campo la tensione sulla tenuta dei sistemi dei paesi periferici dell'UE con Moody's che nella giornata di venerdì ha abbassato il rating di 3 città portoghesi (compresa la capitale Lisbona) e della regione delle Azzorre, inoltre sono iniziati da poche ore, al momento in cui stiamo scrivendo, i bombardamenti congiunti di Francia, GB e USA sulla Libia.
Insomma, i mercati che lentamente ma con sempre più determinazione stavano tentando di dimenticare la crisi del 2008 si trovano alle prese con nuove tensioni il cui avvenire è al momento ignoto. Non sappiamo come si risolverà la crisi nucleare nipponica, né chi sostituirà Gheddafi in Libia (grosso produttore petrolifero) e Moubarak In Egitto (grosso produttore di derrate alimentari), oltre al propagarsi delle tensioni in Bahrein e Qatar.
Consigliamo di rimanere flat per i motivi anzidetti, almeno finchè non notiamo lo sviluppo di un trend solido e una stabilizzazione relativa della situazione mondiale. Ciò detto crediamo che la partita si giochi sui mercati europei dove l'Eurostoxx ha consolidato tra 2760 e 2590 e il Dax ha consolidato tra 6742 e 6460, all'interno di questi range abbiamo dei gap rialzisti, mentre al di sopra abbiamo dei gap ribassisti. La direzione nella quale avverrà la rottura del consolidamento potrebbe dare il segnale di come potrà muoversi il mercato, al ribasso o al rialzo, ovviamente prima di entrare sul mercato attendiamo delle conferme seguenti il break-out. Ricordiamo che la maggior parte delle volte il consolidamento viene rotto nel verso del trend che lo ha preceduto.
Buon trading!
EUR/USD
Come in qualche modo avevamo previsto, il cross eur/usd dopo aver consolidato in prossimità della congestione sviluppatasi da inizio ottobre ad inizio novembre dello scorso anno, ha rotto al rialzo nella giornata di venerdì portandosi fino a 1.4183 e chiudendo sui massimi di seduta.
Se hai seguito le nostre indicazioni della scorsa settimana, avrai constatato che, come analizzato, abbiamo dapprima cavalcato la rottura del massimo di venerdì 14 marzo, poi abbiamo shortato in corrispondenza del supporto psicologico a 1.40 e di seguito ancora LONG su rottura della resistenza a 1.4040 alla quale ha fatto seguito l'allungo che ha fornito il massimo di periodo a 1.4183
I mercati nella giornata di venerdì sono stati anche influenzati dall'operazione messa in atto dal G7, con BCE, BOJ, BOE, Fed e BoC che durante l'apertura dei rispettivi mercati hanno venduto Yen facendo risalire il cross Usd/Yen fino in area 81 dal minimo di sempre di 76.13; operazione questa che ha fatto crescere l'appetito per il rischio anche sul nostro cross facendo passare in secondo piano i problemi relativi ai paesi periferici dell'UE.
Prossime resistenze/supporti:
1.5000
1.4450
1.4250
1.3970
1.3400
1.2900
1.2600
A causa delle molteplici crisi a livello globale, come crisi nucleare in Giappone, rivolte in Bahrein e Qatar, calma apparente in Egitto e guerra in Libia (di guerra ormai si tratta, dall'esito quanto mai incerto) consigliamo la massima cautela, dopo aver visionato l'apertura dei mercati domenica sera che potrebbe già dare delle indicazioni.
Secondo l'analisi tecnica la view propende ancora al rialzo con obiettivo a 1.4250 e probabile prosecuzione a 1.4450
Buon trading!
A cura di Marco Piottante
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